Il sistema agroalimentare italiano ha dimostrato ancora una volta la sua importanza all’interno dell’economia nazionale e internazionale, generando nel 2021 un fatturato complessivo di oltre 549 miliardi di euro. È quanto emerge dalla 75esima edizione dell’Annuario Crea dell’agricoltura italiana, in cui si mette in rilievo il record dell’export, dei prodotti di qualità e del biologico. L’Italia rimane al primo posto nell’Unione Europea per la produzione di prodotti di qualità certificata Dop/Igp, con 316 prodotti agroalimentari e 526 vini.
Il fatturato dell’agroalimentare è cresciuto del 6,4% rispetto al 2020, grazie alle performance positive dell’agricoltura e soprattutto dell’industria alimentare, in aumento anche rispetto ai livelli pre-pandemia (+2,5% sul 2019). L’agricoltura rappresenta un importante contributo alla bioeconomia (+11% circa rispetto al 2020), di cui il primario e l’industria alimentare rappresentano quasi il 60% della produzione e il 69% di occupati.
Le attività connesse all’agricoltura sono strategiche per l’intera agricoltura nazionale, costituendo un quinto dell’intera Produzione Lorda Vendibile italiana, con oltre 12,5 miliardi di euro nel 2021. Tuttavia, si segnala la massiccia fuoriuscita di aziende dal settore, in particolare di piccola e piccolissima dimensione (-30%), mentre aumentano quelle da 50 ettari in su.
Nonostante ciò, il valore del saldo commerciale rimane positivo, superando per la prima volta il valore dei 50 miliardi di euro (+11,3%). I prodotti del made in Italy rappresentano più del 73% del totale delle esportazioni (+9,5% sul 2020), confermando l’Italia come leader in termini di prodotti di qualità certificata Dop/Igp.